Pensieri di un giorno sprecato

Pensieri di un giorno sprecato
Testo di Luca Paoletti

Nel vento tedioso e pungente di un freddo mattino,
sono uscito a guardare
se fuori ci fosse qualcuno, foss’anche un bambino,
stanco di calpestare
le linee ed i solchi tracciati
nel tempo da cammini passati.
Le linee ed i solchi tracciati
nel tempo da cammini passati.

Non vedo, non sento, ma parlo e non so se sia un male
o uno stupido errore.
Ma pare che fuori la gente ritenga normale
che si debba tentare.
Eppure ammazzerei il coglione che disse:
“Failure non è un’opzione”.
Eppure ammazzerei il coglione che disse:
“Failure non è un’opzione”.

Svaniscono i visi, gli sguardi, persino il dolore;
e il passare del tempo
ci impone disegni impensati che senza un lamento
ci conviene accettare.
Eppure ancora non sopporto
il mezz’uomo con la faccia d’aborto.
Eppure ancora non sopporto
il mezz’uomo con la faccia d’aborto.

E infine avvistando la notte cavalcare il tramonto,
mi verrebbe da dire
che, in fondo, la nostra ambizione ci riduce a lottare
senza chiedere il conto.
E troppi pensieri galleggiano ingrati
sopra ai giorni sprecati.
E troppi pensieri galleggiano ingrati
sopra ai giorni sprecati.