La vita nelle mani

Testo di Luca Paoletti

Mani protese allungate nel vuoto,
mani che smuovono l’aria d’intorno.
Vibranti, tese a lanciare un saluto
sul nascere incerto del giorno.

Mani che all’alba si danno da fare,
adoperate nel proprio lavoro.
Son mani esperte nel loro mestiere,
ornate d’argento e di oro.

Ma non puoi afferrare il tempo, rimani con le mani nelle mani.
Resti sempre col vuoto soltanto tra le tue mani.

Con lievi carezze si riempiono d’amore
seguendo il profilo di curve sensuali,
si prestano al gioco famoso del dottore
attente nei loro rituali.

Le vedi smaniose, giovani, sicure,
poi vecchie e fragili segnate dagli anni.
Senza piu’ forza, ma piene di paure,
ora mischiano il vero agli inganni.

Mani tremanti che invocano aiuto,
frugano tasche che sanno esser vuote.
Sapendo che il canto ormai s’e’ fatto muto,
si aggrappano a deboli note.

Ma non puoi afferrare il tempo, rimani con le mani nelle mani.
Resti sempre col vuoto soltanto tra le tue mani.

Mani taglienti di un Dio spietato
giocan coi fili del nostro destino,
e cerchi un appiglio nel cielo, disperato,
sapendo alla fine il cammino.

Ma non puoi afferrare il tempo, rimani con le mani nelle mani.
Resti sempre col vuoto soltanto tra le tue mani.